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Conflitto femoro acetalbolare – Roberto Lana

Conflitto femoro acetalbolare

IL CONFLITTO FEMORO-ACETABOLARE

Il conflitto femoro-acetabolare è un disturbo a carico dell’articolazione dell’anca, dovuto ad un anomalo contatto tra i due capi articolari.

In genere a soffrirne sono gli sportivi, soprattutto in quelle attività fisiche in cui è necessaria una flessione oltre i 90° dell’anca (es. durante uno squat, la danza o calciare il pallone).

CAUSE STRUTTURALI

Deformazione dell’acetabolo

Deformazione della testa del femore

 

CAUSE MUSCOLARI:

Uno dei musculi più importanti è il muscolo psoas e il muscolo ilaico, che se retratto puo causare un innalzamento della testa del femore 

SINTOMI:

Dolore profondo localizzato tra l’inguine e il gran trocantere. 

Il dolore può presentarsi durante l’attività sportiva o immediatamente dopo.

Di solito si presenta durante l’attività fisica quando si fanno continui movimenti di flessione come ad esempio lo squat, gli affondi o la leg press, mentre si presenta “a freddo” quando l’attività fisica praticata non prevede sollecitazioni continue in flessione come avviene ad esempio nel calcio, nel basket o nella danza.

DIAGNOSI:

La diagnosi viene poi confermata attraverso l’esame radiografico (RX).

 La valutazione viene poi completata con una RMN.

TRATTAMENTO

  • terapia manuale per mobilizzare l’articolazione dell’anca e la capsula articolare
  • accorciamento e rinforzo dei muscoli risultati lunghi e/o deboli
  • allungamento dei muscoli accorciati che causano anteriorizzazione della testa del femore
  • rieducazione funzionale e ritorno alla pratica sportiva
  • Terapia strumentale (es tecar terapia) per ridurre l’infiammazione

CHIRURGIA:

L’intervento chirurgico viene effettuato il più delle volte in artroscopia con lo scopo di ripristinare le giuste proporzioni del tetto acetabolare, intervenire su eventuali problematiche relative al labbro acetabolare e trattare le lesioni cartilaginee.

Dopo l’intervento chirurgico è fondamentale la riabilitazione post operatoria per permettere un progressivo ed ottimale recupero articolare dell’anca e il ritorno alla pratica sportiva.