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Protesi d'anca – Roberto Lana

Protesi d'anca

PROTESI D'ANCA

CAUSE:

  • Osteoartrosi o artrosi da usura: caratterizzata dal consumo della cartilagine articolare dovuta a uno sfregamento continuo.
  • Artrite reumatoide: malattia autoimmune.
  • Altre cause riguardano anche i pazienti più giovani come il conflitto femoro-acetabolare, artrite settica, lussazione congenita dell’anca, tumori ossei.

IL TRATTAMENTO CONSERVATIVO PER EVITARE L’INTERVENTO

Spesso con l’intervento della FISIOTERAPIA si riesce a migliorare sensibilmente la condizione del paziente sia dal punto di vista della sintomatologia dolorosa che della funzionalità dell’anca.

Il trattamento:

  • Terapia manuale
  • Terapia strumentale
  • Esercizi specifici

QUANDO FARE IL TRATTAMENTO?

  • Dolore in tutti i movimenti della gamba.
  • Impossibilità a camminare.

La protesi d’anca può essere di diversi tipi:

  • TOTALE: è un intervento di sostituzione dell’intera articolazione dell’anca.
  • PARZIALE: è un intervento di sostituzione di solo una delle due componenti anatomiche che formano l’articolazione dell’anca ( o il femore o l'acetabolo)

 

TRATTAMENTO POST-OPERATORIO:

 

  • Educazione del paziente sulla gestione della propria anca protesica

Nella protesi d’anca mancano determinate strutture di "contenimento" della testa del femore, quindi alcuni movimenti sono fortemente sconsigliati per evitare la fuoriuscita della nuova testa del femore dall’acetabolo.

I MOVIMENTI IN CUI STARE ATTENTI:

  • Flessione anca oltre i 90°: l’angolo tra coscia e il busto non dovrebbe mai superare i 90°. Quindi fare attenzione alle sedute basse, utilizzare il calzascarpe per infilare le scarpe, allacciare le scarpe, mettere le calze ecc
  • Adduzione dell’anca: è il movimento di accavallare la gamba operata sull’altra. Per le persone che dormono sul fianco è consigliabile usare un cuscino tra le gambe.
  • Aumento del tono e del trofismo muscolare

 

Imparare il cammino:

E' importantissimo riallenare la camminata, a partire dall'appoggio del piede, dall'intra d extrarotazone del femore, fare le scale in salita e in discea e rampe più o meno ripide. Questo serve per evitare che un atteggiamento sbagliato durante la camminata provichi a catena fastidi alle caviglie, alle ginocchia e alla schiena.

 

Per qualsiasi info scrivici. Sarei seguito da uno dei nostri fisioterapisti.