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Protesi di ginocchio – Roberto Lana

Protesi di ginocchio

La protesi al ginocchio consiste nell’installazione di una componente meccanica (protesi appunto) che va a sostituire l’articolazione danneggiata.

Quando la protesi al ginocchio è consigliata?

  • Dolore grave e costante che limita le attività della vita quotidiana (camminare, salire le scale, alzarsi o sedersi sulla sedia)
  • Infiammazione cronica che non migliora in seguito alle terapie conservative (riposo, ghiaccio, fisioterapia, infiltrazioni) e farmacologiche

Cos’è SCONSIGLIATO fare con una protesi di ginocchio?

E’ importante informare il paziente sulle attività da svolgere dopo l’intervento per far si che la protesi duri diversi anni (15-20) e non si usuri troppo presto, evitando così una revisione di protesi dopo pochi anni.

Bisognerà quindi evitare le attività come la corsa, saltare o sport da impatto e prediligere attività più leggere e meno traumatiche come passeggiate, nuoto, golf, bicicletta.

Anche il controllo del peso corporeo è importante per rallentare il più possibile l’usura della protesi.

ESCURSUS ANATOMICO:

Prenderemo in esame solo la parte ossea perché quella che riguarda le protesi di ginocchio.

L’articolazione è formata da tre ossa:

  • femore
  • tibia
  • rotula

La parte distale del femore, tramite i condili femorali, si articola con la parte prossimale della tibia, chiamata piatto tibiale. Queste costituiscono l’articolazione tibio-femorale.

La rotula, invece si articola con i condili femorali, andando a costituire l’articolazione femoro-rotulea.

Tutte le superfici articolari sono rivestite di cartilagine uno speciale tessuto protettivo che diminuisce gli attriti interni all’articolazione. Un ulteriore protezione da traumi ed usura deriva dalla presenza di due menischi uno mediale ed uno laterale. Entrambe queste strutture, dalla forma semilunare, funzionano come cuscinetti ammortizzatori, facilitando i movimenti e proteggendo l’intero ginocchio.

L’intera articolazione è avvolta da una capsula con un rivestimento interno chiamato membrana sinoviale che secerne un liquido vischioso che lubrifica e nutre l’ articolazione.

CAUSE:

  • Artrosi cronica senile o post-traumatica in cui si consuma la cartilagine articolare senza la quale femore, tibia e rotula sfregano tra loro consumando le estremità coinvolte nell’articolazione
  • Artrite reumatoide: malattia autoimmune che porta le articolazioni ad essere rigide, gonfie e dolorose
  • Osteonecrosi
  • Displasie ossee

QUALE MODELLO DI PROTESI SCEGLIERE?

Esistono diversi tipi di protesi di ginocchio scelte in base alla gravità del danno articolare e allo salute generale del paziente:

  • Protesi Totale: vengono sostituite le superficie di cartilagine danneggiate con parti metalliche e una piccola quantità di osso sottostante alle estremità del femore e della tibia di tutto il ginocchio. Tra le sezioni metalliche viene inserito una componente di materiale plastico resistente che permette di far scorrere le due superfici.
  • Protesi Monocompartimentale o Parziale: vengono sostituite le superfici di cartilagine danneggiate e una piccola quantità di osso sottostante alle estremità del femore e della tibia solo di un compartimento (mediale o laterale) del ginocchio, lasciando intatti i legamenti. Questa protesi è meno invasiva di quella totale e consente un recupero più veloce ma può essere utilizzata solo nei casi in cui l’artrosi non coinvolga gli altri compartimenti del ginocchio (compartimento contro-laterale e/o femoro rotuleo).

GINNASTICA PRE OPERATORIA:

Il periodo che precede l’operazione è fondamentale per accorciare il recupero post-operatorio.

La ginnastica pre operatoria ha come scopo quello di migliorare il trofismo e il tono dei muscoli della gamba che dopo l’intervento vengono inevitabilmente compromessi.

Gli esercizi vengono scelti, per ogni paziente, in base al dolore e all’impotenza funzionale causata dall’usura del ginocchio.

FISIOTERAPIA POST OPERATORIA PROTESI GINOCCHIO:

La deambulazione e il movimento del ginocchio inizierà subito dopo l’intervento chirurgico e sarà importante riuscire a gestire il dolore per la guarigione.

Nei primi giorni è molto utile l’utilizzo di un macchinario chiamato Kinetec per muovere il ginocchio in modo passivo e continuo per evitare rigidità post operatoria, ridurre il gonfiore e migliorare la circolazione sanguigna.

Inoltre, fin da subito, il fisioterapista insegnerà al paziente esercizi specifici per recuperare il movimento di estensione e di flessione del ginocchio e per rafforzare la gamba così da poter recuperare il prima possibile le normali attività quotidiane.

Importante anche il trattamento della cicatrice chirurgica così da non rischiare che si creino aderenze sul tessuto sottostante che andrebbero a limitare il movimento dell’articolazione.

La fisioterapia post intervento protesi di ginocchio, rispetto alla protesi d’anca, è leggermente più impegnativa sotto il profilo del recupero del ROM articolare. Infatti, recuperare la mobilità in estensione e soprattutto in flessione, richiede tempo, pazienza e buona manualità da parte del fisioterapista. Questo è dovuto alla forma stessa del ginocchio (e quindi della protesi) che differisce rispetto alla protesi d’anca che è costituita da una sfera all’interno di una cavità. La sua caratteristica forma rende più agevole il recupero della mobilità rispetto alla riabilitazione post protesi di ginocchio.

IL DOLORE CONTINUA ANCHE DOPO L’INTERVENTO DI PROTESI AL GINOCCHIO?

In alcuni casi il dolore persiste anche dopo l’intervento. In quel caso è opportuno valutare con attenzione i sintomi in questione per meglio comprendere le cause.

Spesso una dei motivi per cui persiste il dolore anche dopo l’intervento è per via di una sensibilizzazione del sistema nervoso periferico e centrale che riguarda il ginocchio.

In questi casi una corretta fisioterapia basata su terapia manuale ed esercizi specifici può portare a completa guarigione.