Per contattarci, chiama il numero: +393476990094

Tunnel carpale – Roberto Lana

Tunnel carpale

TUNNEL CARPALE

Foto dal sito "mypersonaltrainer"

Quando si parla di SINDROME DEL TUNNEL CARPALE si fa riferimento ad una particolare condizione patologica in cui il nervo mediano viene compresso (schiacciato) a livello del tunnel carpale, una struttura anatomica situata nel polso simile ad un tunnel dove scorrono al suo interno tendini vasi sanguigni e appunto il nervo mediano.

L’errore più comune è quello di prendere in esame e trattare solo quel particolare passaggio del nervo mediano trascurando invece tutte le altre strutture anatomiche attraverso il quale passa il nervo mediano.

Questo è uno dei principali motivi per cui questa sindrome è soggetta a recidive anche dopo l’intervento chirurgico.

ECCO PERCHE’!!!

Un nervo per generare sintomi fastidiosi (dolore, formicolio, bruciore, intorpidimento, i classici sintomi neurologici) ha bisogno di subire un’ostruzione superiore al 20%.

Quest’ostruzione non necessariamente deve avvenire in un unico punto (es. tunnel carpale nel caso del nervo mediano) ma può essere la sommatoria di più punti che lo ostruiscono.

Lungo il suo decorso infatti il nervo mediano, che origina dalla cervicale, passa attraverso alcune strutture anatomiche chiamate interfacce. Le principali sono:

  • i forami cervicali
  • i muscoli scaleni
  • lo SCOM (sternocleiodomastoideo)
  • la prima costa
  • la clavicola
  • articolazione gleno-omerale
  • tunnel carpale
  • sottoscapolare e muscolo piccolo pettorale

SINTOMI:

  • Formicolio e/o intorpidimento soprattutto notturno della mano con prevalenza delle prime 3 dita
  • Dolore

Il motivo per cui i sintomi si acutizzano maggiormente di notte è dovuto al fatto che a riposo il nervo rimane compresso sempre nello stesso punto causando una tumefazione sul nervo.

Durante il giorno, invece, i movimenti aiutano il nervo mediano a scorrere all’interno del tunnel carpale evitando che la compressione si concentri nello stesso punto.

Un altro motivo è dovuto alla dilatazione dell’arteria mediana per effetto dell’abbassamento della pressione arteriosa quando si dorme. L’effetto della dilatazione provoca un ulteriore restringimento del tunnel carpale aumentando la compressione sul nervo.

In questa prima fase è possibile guarire totalmente con pochi trattamenti fisioterapici altrimenti si ha un graduale peggioramento dei sintomi fino ad avere:

ALTRI SINTOMI:

  • Dolore sordo che si estende anche all’avambraccio e braccio
  • Formicolio anche diurno intermittente fino a diventare costante
  • Bruciore soprattutto polso e mano
  • Segni infiammatori come gonfiore, calore
  • Riduzione della sensibilità (ipoestesia)
  • Indebolimento dei muscoli (atrofia) soprattutto per quelli che attivano il pollice fino ad arrivare a limitazioni funzionali come scrivere, afferrare oggetti ecc.

CAUSE:

  • ispessimento del legamento trasverso del carpo
  • infiammazione dei tendini e delle guaine tendinee dei muscoli flessori (tenosinoviti); spesso dovuta ad attività lavorative manuali ripetitive che comportano un uso eccessivo della mano (lavoratori al computer, musicisti, operai ecc.)
  • patologie sistemiche (diabete mellito, insufficienza renale e conseguente ritenzione di liquidi nei tessuti del corpo, ipotiroidismo)
  • esiti di fratture al polso o al carpo con formazione ed esubero di callo osseo
  • lipomi, fibrolipomi e cisti articolari

DIAGNOSI:

Un’ anamnesi accurata e un attento esame obiettivo con relativi test sono sufficienti per diagnosticare la patologia del tunnel carpale. Raramente si ricorre ad esami più specifici come l’elettromiografia per vedere lo stato di salute del nervo mediano.

TRATTAMENTI:

Nella maggior parte dei casi, quando i sintomi non sono arrivati già allo stadio finale, NON E’ NECESSARIO RICORRERE ALL A CHIRURGIA ma è sufficiente mobilizzare tutte le strutture in cui passa il nervo mediano dalla cervicale alla mano. Vanno abbinati anche esercizi specifici per migliorare la mobilità articolare, lo scorrimento del nervo attraverso la neurodinamica, e il trofismo muscolare.

E’ ottima anche la terapia strumentale è la tecarterapia.

Quando il paziente è arrivato ad una compromissione del nervo mediano si consiglia l’intervento chirurgico che consiste nel tagliare il legamento che costituisce il tetto del tunnel carpale dal lato del palmo così da creare più spazio al suo interno.

Dopo l’intervento è necessaria la terapia manuale per il trattamento della cicatrice (fondamentale per evitare aderenze tissutali) e la mobilizzazione delle ossa carpali per ripristinare l’articolarità del polso e favorire lo scorrimento del nervo mediano all’interno del tunnel carpale.

Spesso il decorso post chirurgico può durare diversi mesi ed è anche possibile che i sintomi non scompaiano del tutto dopo l’intervento. Questo perché, ancora una volta, l’errore più grave è quello di prendere in esame solo il tunnel carpale come interfaccia anatomica per il nervo mediano. Non bisogna concentrarsi sul trattamento del solo tunnel carpale ma trattare che le strutture che potrebbero portare ostruzione al nervo mediano.